Biography

ENG / ITA

Pietro Ruffo (Rome, 1978); he studied architecture at the University of Rome before beginning a research fellowship at the Italian Academy for advanced studies at the Columbia University, New York, 2010; he won in 2019 the Premio Cairo and in 2010 the Premio New York.

The relation with the image is an integral part of his research that arises from a series of philosophical, social and ethical considerations and develops through a deep conceptual dimension of art that derives from his architectural studies. For Ruffo, drawing and carving are instruments of a research that analyzes historical and contemporary dynamics, giving life to installations that expand into an environmental dimension. His works overlapping natural landscapes and human figures, geographical maps and constellations, geometries and traces of writing. The result is a stratified work, with multiple visual and semantic layers that investigates the great themes of universal history, in particular the freedom and dignity of the individual.

In recent years, his main solo shows include:Biennale di Venezia, Venice, Italy; Vatican Museum, Città del Vaticano; Museu de Arte Contemporânea de la Universidad de São Paulo, Brasile; Zhejiang Art Museum (ZAM), Hangzhou City, Cina; IA&A AT HILLYER, Washington DC, USA; MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; Museo Nazionale del Bardo, Tunisi, Tunisia; Indian Museum, Calcutta, India; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; MUSA Museo de las artes Universitad de Guadalajara, Mexico; Reggia Contemporanea, Villa Reale di Monza, Italia; Triennale di Milano; Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano.

He has received several important public and private commissions, leading him to expand his work to an urban dimension.In 2019-2020 – on the occasion of the centenary of the Garbatella district – together with 100 students from the Department of Architecture of the Roma Tre University, he carried out a work on the idea of reconstructing, conserving and preserving the cultural heritage of places, marking urban spaces stratified, modeled on the entire thickness of the culture of social groups.In 2021 he realized the work Migrante, for Parco dei Daini in Villa Borghese, Rome.

Several collaborations with important fashion houses: he designed urban scale installations for the Valentino Fall-Winter 2015/2016 Haute Couture show in Piazza di Spagna in Rome and for the Dior Fall-Winter 2017/2018 Haute Couture show at the Hôtel National des Invalides in Paris, for the maison’s 70th anniversary; on the occasion of the 2019 Venice Biennale he designed the dresses for the Tiepolo Ball, a re-enactment of the iconic ball of 1951, in which Christian Dior and Salvador Dalí worked together to create the costumes for the event.

Pietro Ruffo (Roma, 1978); laureato in architettura all’Università degli Studi Roma Tre, ha vinto nel 2009 il premio Cairo e nel 2010 il Premio New York, è stato titolare di una borsa di ricerca presso l’Italian Academy for Advanced Studies alla Columbia University.

La relazione con l’immagine è parte integrante del suo percorso di ricerca che nasce da una serie di considerazioni filosofiche, sociali ed etiche e si sviluppa attraverso una profonda dimensione concettuale dell’arte che deriva dalla sua formazione di architetto. Il disegno e l’intaglio sono per Ruffo strumenti di una ricerca che analizza dinamiche storiche e contemporanee, dando vita a installazioni che arrivano ad assumere dimensioni ambientali. Le opere si articolano in sovrapposizioni di paesaggi naturali e forme umane, mappe geografiche e costellazioni, geometrie e tracce di scrittura. Ne risulta un lavoro stratificato, dalle molteplici letture visive e semantiche che indaga i grandi temi della storia universale, in particolare la libertà e la dignità del singolo individuo.

Negli ultimi anni ha esposto presso importanti musei e istituzioni internazionali tra cui: Biennale di Venezia, Venezia, Italia; Musei Vaticani, Città del Vaticano; Museu de Arte Contemporânea de la Universidad de São Paulo, Brasile; Zhejiang Art Museum (ZAM), Hangzhou City, Cina; MUSA Museo de las Artes Universidad de Guadalajara, Mexico;  IA&A AT HILLYER, Washington DC, USA; MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; Museo Nazionale del Bardo, Tunisi, Tunisia; Indian Museum, Calcutta, India; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; MUSA Museo de las artes Universitad de Guadalajara, Mexico; Reggia Contemporanea, Villa Reale di Monza, Italia; Triennale di Milano; Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano. Ha ricevuto diverse importanti commissioni pubbliche, che lo hanno portato ad espandere il suo lavoro in una dimensione urbana. 

Nel 2006 Ha realizzato i confessionali della Chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma progettata dagli Architetti Sartogo, Grenon.

Nel 2019-2020 - in occasione del centenario della borgata giardino Garbatella - insieme a 100 studenti del dipartimento di Architettura di Roma Tre, ha realizzato un lavoro sull’idea di ricostruire, conservare e trasmettere l’eredità culturale dei luoghi, segnando gli spazi urbani stratificati, modellati sull’intero spessore della cultura dei gruppi sociali Nel 2021 ha realizzato l’opera Migrante, per il Parco dei Daini di Villa Borghese a Roma.

Nel 2024 sta realizzando una grande installazione per la 60esima Biennale di Venezia. Alcune sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private tra cui: Musei Vaticani; Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; MIMS Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo; Fondazione Roma Tre, Teatro Palladium, Roma; MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna; Museo d’Arte Contemporanea Bilotti, Rende (CS); UniCredit Collection, Milano; Deutsche Bank Collection, Berlino; MIT, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Roma; Villa Firenze, Ambasciata Italiana a Washington, U.S.; Ambasciata Italiana a Canberra, Australia, Ambasciata Italiana a Lusaka, Zambia.